Chi sono

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Sono il creatore ed editore di questo sito web che offre gratuitamente documenti full text, informazioni e links sul tema dei trasporti e dell’ambiente. Questo sito si aggiunge al precedente http://www.trasportiambiente.it (che continuo ad aggiornare e contiene molti materiali utili) che, a causa del poco spazio disponibile, non può ospitare immagini e documenti full text (a testo pieno).

A causa dei limiti del “vecchio” sito, ho scelto di farne uno interamente nuovo, in cui non potrò “trasportare” tutto il materiale e i link del sito precedente, ma che ospiterà le notizie e i documenti più interessanti, con il vantaggio di poter avere dei documenti a testo pieno, con immagini e con la possibilità di commentare e riutilizzare (distribuire, inviare, stampare) i contenuti.

Alcuni dati personali e sulle mie motivazioni: ho 66 anni, ho vissuto l’esperienza dei movimenti del 68 e, dopo essermi laureato, sposato e trovato un lavoro, mi sono impegnato nella tutela dell’ambiente partecipando alle attività della LIPU, per essere a contatto con la natura. A causa della scarsa risposta delle istituzioni a questi temi e soprattutto in seguito al disastro di Cernobyl, vi fu una reazione spontanea di tanti amici, con cui formammo allora a Trieste il Comitato per l’informazione sulla contaminazione radioattiva. Allora nacque il mio impegno nei Verdi, proprio nella fase di nascita e crescita impetuosa e disordinata di questo movimento in Italia, e in seguito il mio impegno nella fondazione di Legambiente a Trieste e nel Friuli-Venezia Giulia, in quanto vedevo la necessità di coinvolgere su questi temi anche chi non condivideva la scelta politica dei verdi. In questa fase è nato anche il mio impegno transnazionale e multiculturale di collaborazione e amicizia coi verdi e ambientalisti austriaci, sloveni, tedeschi e di altri paesi, che sono uno dei motivi per cui questo sito è plurilingue. Nel 1987 sono diventato il primo presidente regionale di Legambiente del Friuli-Venezia Giulia, nel 1988 sono stato eletto consigliere regionale per i Verdi nel Friuli-Venezia Giulia. Per cinque anni mi sono dedicato esclusivamente e professionalmente alla difesa dell’ambiente e dei diritti dei cittadini. Finito il mandato, mi sono dedicato al mio lavoro di bibliotecario alla SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste ed ho continuato a impegnarmi per la tutela dell’ambiente soprattutto nell’ambito di Legambiente.
Dopo il pensionamento nel 2012, ho dedicato buona parte del tempo libero alle attività di Legambiente e ai molti temi che connettono i problemi dei trasporti e della mobilità a quelli dell’ambiente.

Ho fatto parte per molti anni del Comitato direttivo dell’ITE (Iniziativa Europea dei Trasporti), un coordinamento tra comitati, gruppi e associazioni nato sulla spinta della vittoria dell’Iniziativa delle Alpi nel referendum costituzionale che impegnava la Svizzera a trasferire tutto il traffico pesante di merci in transito dalla strada alla rotaia. L’ITE è stata molto attiva (convegno annuale, bollettino “ITE News”, giornata annuale d’azione in tutto l’arco alpino, per mobilitare istituzioni e persone nella tutela delle zone sensibili (Alpi, Pirenei, Vosgi…), ma negli ultimi anni è entrata in crisi ed attualmente ha sospeso le attività.
I temi affrontati dall’ITE tuttavia rimangono attuali (e sono oggetto di attenzione da parte dell’organizzazione più ampia T&E, Transport & Environment, con sede a Bruxelles).

Infatti questi problemi non si limitano alle zone di montagna, ma riguardano l’Europa e tutta l’umanità: gli effetti della globalizzazione con la delocalizzazione delle produzioni e i trasporti che ne derivano, i trasporti inutili indotti dai bassi costi dei trasporti stradali (rispetto ai modi meno inquinanti), i gravissimi problemi di mancanza di democrazia nelle scelte della pianificazione e nel mancato coinvolgimento della popolazione sui progetti di grandi infrastrutture (autostrade per il transito di merci attraverso le zone sensibili, tunnel alpini, alta velocità ferroviaria), la necessità di valorizzare le risorse locali e le economie regionali nell’agricoltura, nella produzione e nel turismo sviluppando la cosidetta “filiera corta”, o meglio i circuiti economici regionali. Il grande tema della decrescita (anche detta “decrescita felice”) pone il problema di fondo: abbiamo veramente bisogno di trasportare e consumare tutte quelle merci, o non è meglio “invece di trasportare gli stessi prodotti da un paese all’altro, scambiarsi le ricette”? Quali sono i costi sociali, umani e ambientali di questo sistema di trasporto? I costi esterni non sono pagati da chi trasporta o godrà dei beni trasportati, ma da chi vive lungo il percorso, in termini di salute: si tratta dell’inquinamento dell’aria, del suolo, dell’acqua, i cambiamenti climatici, il rumore, gli incidenti, l’effetto barriera, il degrado dell’ambiente naturale e urbano e del paesaggio. Questo dei costi esterni era uno dei principali cavalli di battaglia dell’ITE e rimane uno dei principali temi da affrontare per l’ambientalismo italiano e mondiale.
Questo nuovo sito, oltre a poter ospitare i documenti a testo pieno, offre la possibilità ai lettori di interloquire, commentare e diffondere le informazioni e i contenuti. Chi ha notizie di eventi o informazioni e testi di studi e ricerche da rendere noti sul tema “trasporti e ambiente” è invitato a inviarle a info@trasportiambiente.it

VOGLIO DEDICARE QUESTO SITO AL RICORDO DI MIA FIGLIA ANNA, TRAGICAMENTE SCOMPARSA A 22 ANNI

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